Associazione Onlus

 

Riunione periodica Associazione Cielo azzurro ONLUS
Marina di Ravenna
Hotel Residence Villa Marina
viale delle Nazioni, 465
1-2 Ottobre 2005

 

Nei giorni 1 e 2 Ottobre 2005 a Marina di Ravenna,complice un timido sole autunnale foriero purtroppo di una fine e battente pioggia stagionale,si è tenuta la seconda edizione della riunione annuale dell'Associazione Cielo Azzurro ONLUS.

Nei saloni dell'Hotel Villa Marina, dalla classica architettura del ventennio, grandi linee geometriche e grandi volumi interni, si sono incontrati una cinquantina di soci e simpatizzanti per approfondire le tematiche legate alle miodesopsie.
E' intenzione dell'associazione istituzionalizzare la periodicità degli incontri con gli associati. Nell'occasione,si è rilevato, con unanime soddisfazione, l'importanza che la stampa locale ha delegato all'evento concedendo spazi informativi e riportando anche una breve intervista con il presidente e portavoce dell'associazione.

L'incontro si è articolato in due giornate;il programma della prima giornata prevedeva i seguenti punti:
- stato della ricerca su vitreo e miodesopsie
- testimonianze;
- relazione scientifica sul vitreo e futuri scenari di ricerca.


L'inizio dei lavori congressuali è stato affidato al presidente Davide, che dopo aver brevemente presentato l'associazione e le sue finalità al pubblico, ha passato la parola a Vittorio, il quale, sin dalla prima storica riunione romana dell'Associazione, aveva assunto il compito di spogliare il corpus della letteratura medica sul tema delle miodesopsie, tramite l’utilizzo di motori di ricerca come PUBMED.

Lo stato della ricerca che ne è emerso appare ancora assolutamente insufficiente per la risoluzione del problema, ma mostra comunque qualche modesto passo in avanti effettuato negli ultimi anni.
Di seguito è riportato un breve riassunto delle notizie salienti.
Per quanto riguarda la vitreolisi laser, con l'utilizzo dello Yag laser, non esiste documentazione recente, tranne lo studio effettuato da alcuni medici di Taiwan nel 1993 su 15 pazienti trattati con apparente successo. Tuttavia l'efficacia di questa metodologia è ancora molto controversa: non esistono studi che documentino adeguatamente le possibili complicazioni post-operatorie, né si hanno notizie di progressi tecnologici relativi all’impiego del laser per la fotodistruzione delle opacità vitreali.


Recenti ricerche, invece, hanno verificato la possibile applicazione della vitrectomia al trattamento delle miodesopsie con l’introduzione di una variante alla classica tecnica operatoria denominata FOV (floaters only vitrectomy), con approccio sutureless (senza suture) e con l'uso di strumenti di dimensioni ulteriormente ridotte (25 gauge). I tempi di tale intervento non superano i 20-30 minuti e può essere impiegata la sola anestesia locale. Tuttavia, la procedura è sempre limitata a casi selezionati e se le complicazioni post-operatorie sono percentualmente limitate, non sono del tutto escluse. In Europa esistono tre centri specializzati in FOV: Leuven in Belgio, Linz in Austria e Praga nella Repubblica Ceca. Nei mesi scorsi la televisione di stato austriaca ha mandato in onda un’intervista al primario dell’ospedale di Linz, prof. Schoenherr, che ha testimoniato i progressi compiuti negli ultimi anni dalla chirurgia vitreoctomica.

La nuova frontiera della ricerca è rappresentata dalla cosiddetta vitreolisi enzimatica, i cui primi esperimenti risalgono al 1949. L'impiego di enzimi specifici è finalizzato al raggiungimento di due differenti obiettivi. Da un lato essi dovrebbero condurre ad un completo distacco posteriore del vitreo (PVD), condizione che diminuirebbe sensiblmente i rischi connessi alla vitreoctomia. A questo riguardo la sperimentazione dell’enzima denominato microplasmina si trova alla fase III. La seconda possibile applicazione della vitreolisi enzimatica è rivolta al trattamento delle emorragie vitreali e della retinopatia proliferativa diabetica. Uno degli enzimi più studiati è la ialuronidasi, che non provoca la liquefazione del gel né il distacco di vitreo, se non a dosaggi elevati, come risulterebbe da studi preliminari del prof. Bishop di Manchester. Una ricerca polacca condotta su un unico esemplare di coniglio ha suggerito l’efficacia di questo enzima nel favorire specificamente il riassorbimento delle opacità vitreali. La ialurondasi, inoltre, costituisce il principio essenziale del famoso VITRASE, che ha ricevuto una parziale approvazione da parte della FDA americana (Food and drug administration).
Quindi è seguita la relazione del direttore scientifico, il dr Maurizio, che mostrando delle eccezionali fotografie di microscopia elettronica ha illustrato la complessità strutturale del vitreo nella sua ordinata configurazione tridimensionale nel soggetto giovane e le alterazioni degenerative, quali le lacune e gli aggregati fibrillari nel soggetto adulto e anziano. Ricordando che l'evoluzione del processo di coartazione vitreale determina il distacco posteriore si evidenziava come la separazione più o meno completa dalla retina fosse predisponente al collasso totale di vitreo o al temibile distacco di retina.
é stata sottolineata la contemporanea presenza di vari tipi di collagene nella costituzione delle fibrille vitreali e quale tipo di collagene poteva rimanere coinvolto nella frammentazione delle fibre e quale altro tipo poteva lesionarsi nella deiscenza vitreoretinica da qui i possibili meccanismi teoretici dell'approccio della vitreolisi enzimatica.

Infine è stato preso in considerazione l'approccio clinicodiagnostico che si sarebbe dovuto eseguire per un esame completo del vitreo;questo dovrebbe comprendere i seguenti accertamenti:
esame con la lampada a fessura;ecografia oculare ,l'SLO (scan laser ophtalmoscopie) e l'OCT (tomografia a coerenza ottica) mostrando delle fotografie abbastanza esaustive della patologia ricercata ottenute con i suddetti esami questi completano l'iter diagnostico fornendo una oggettiva documentazione nel tempo:Come conseguenza di quanto esposto si è lanciata la proposta di selezionare dei centri ospedalieri e/o universitari dotati di queste apparecchiature per concordare delle giornate dedicate al controllo medico sotto l'egida della nostra Associazione.

La giornata si è poi conclusa con l'annuncio eccezionale del risultato di una lunga battaglia intrapresa dal dr Maurizio per stimolare un programma di ricerca e che si è concretamente conclusa con un impegno del Dipartimento di Chimica biologica e Biologia Molecolare dell'Univ di Catania previa individuazione dei fondi necessari. Si allega la relativa documentazione per visione.
Due parole di commento, tale ricerca si muove nel campo della vitreolisi enzimatica.
L'enzima da studiare è la Transglutaminasi( tTG)enzima ubiquitario coinvolto in numerosi processi cellulari,la sua presenza nell'occhio è stata dimostrata recentemente;l'attivazione determina l'alterazione della struttura con formazione di aggregati insolubili;poichè la tTG ha affinità per alcuni costituenti del collagene si è ipotizzato un suo coinvolgimento;scopo della ricerca è verificare gli effetti correlati alla sua inibizione e all'azione con altri inibitori:
E' stato fatto già uno studio preliminare e le tecniche di istoimmunochimica evidenziano la presenza della tTG nelle strutture esaminate, in base a queste osservazioni si auspica di poter arrivare ad una selettiva lisi degli aggregati vitreali.

La nostra ricerca non porta ad una cura, la strada è ancora lunga e tutta in salita; comunque apporterà un tassello in più nella comprensione dei meccanismi coinvolti; l'augurio è che l'Associazione cresca seriamente e concretamente a supportare altre ricerche di altri studiosi sempre di più coinvolti per il fine comune.

La seconda giornata si sono affrontati aspetti organizzativi dell'Associazione, dal rinnovo delle cariche, all'individuazione di disclocamenti regionali presidiati da coordinatori locali, al fine di aumentare la presenza sul territorio nazionale ed essere più incisivi nell'implementazione dei programmi Associativi.

Si è decisa la necessità di riconoscere giridicamente l’Associazione, tramite apposito atto notarile nel corso del prossimo anno. Il riconoscimento giuridico darà maggior peso e rilievo all’organizzazione consentendogli una gestione patrimonale più sicura ed efficiente e sarà propedeutico a tutte le inziative di raccolta ed amministrazione fondi.

Sono stati discussi in particolare varie iniziative volte a raccogliere i fondi necessari per l'avvio del nuovo programma di ricerca ed idee su come coinvolgere aventuali altri centri di ricerca per proporre programmi simili.

Le opportunità più concrete per la raccolta fondi identificate sono le seguenti:

1) Serate di beneficenza organizzate dai club services, come lyon, rotary etc
2) Donazioni da enti o privati

Ogni disclocamento regionale provvederà a prendere contatti con eventuali club services locali al fine di verificare l’opportunità di una serata di beneficenza volta alla raccolta fondi.

Le donazioni dovranno invece essere stimolate da oportuni spot pubblicitari, a tal prorposito è stato presentato uno spot recentemente realizzato, che l’Associazione cercherà di proporre nel corso del prossimo anno a reti e televisioni nazionali e locali.

Al fine di perdisporsi per la realizzazione dei progammi su elencati, in particolar modo il riconoscimento giuridico, si lancerà a breve la campagna adesioni 2006.

Le modalità di adesione all’Associazione, prevederanno una quota ed un rinnovo su base anno solare, ciò consentirà una più semplice ed oggettiva stima dei soci effettivi in un dato anno.
Tutte le iscrizioni od i rinnovi a partire dal lancio della nuova campagna adesioni, saranno considerati validi per l’anno solare 2006.